E' dura correre per novanta minuti, perdere partite e campionati agli ultimi instanti. E' difficile battersi e sentirsi svenire per il caldo o tremare per il freddo in tutti i campi della tua provincia, lottare contro tutti e accorgersi solo alla fine che l'avversario ha dato qualcosa più di te. E' amaro pensare di dover tornare nel tuo paesino e trovare qualcuno che aspetta la tua sconfitta.
"E' QUISTO O PALLONE" ci hai detto un sacco di volte, abbassavi la testa e dopo un veloce pensiero, puntando lo sguardo dritto davanti a noi, continuavi con la rabbia di un guerriero: "MARTERI' TUTTI N'COPPA O CAMPO". Si perchè bisogna ricominciare ogni volta. Non esiste sconfitta per chi riesce a reagire.
Questa volta è difficile caro Michele. E' difficile perchè quando ci lascia un maestro non è come una sconfitta, non troverai mai la ragione, il motivo, un colpevole. E allora pensi a cosa serva ricominciare.
Eppure chi ha avuto la fortuna di averti in campo vicino, prima da giocatore e poi da allenatore, chi ha avuto il piacere di conoscerti bene, oltre quell'apparenza di duro che era il tuo marchio di fabbrica, conosce bene cosa significa essere forte.
Come il metallo verso una calamita cosi la voglia di calcio di un paese si attaccò alla tua passione e in una sera del 1999 nacque una squadra di calcio. Non basterebbe un libro per raccontare quante cose sono successe da allora. I ragazzini che cercavi per le strade del paese quando facevano tardi la sera prima di una partita importante ora hanno famiglia e figli. Il paese ha un campo di calcio anche perchè tu spingesti tutti noi ad andare a chiedere con forza ciò che era solo una distesa di erba e terra da troppo tempo. Hai inculcato in chi ti ha sempre seguito anche con i tuoi silenzi che un ginocchio sbucciato, una scorrettezza dell'avversario, una decisone sbagliata dell'arbitro non può fermare chi ha voglia di correre e fare gol.
Grazie mister, grazie di tutto e sono certo che se ci vedessi adesso, sconfitti e distrutti perchè lasci un vuoto enorme in chi ha vissuto con te gli anni più belli, diresti sicuramente: "Finimmola... e marterì tutti n'coppa o campo".
Un tuo amico
"E' QUISTO O PALLONE" ci hai detto un sacco di volte, abbassavi la testa e dopo un veloce pensiero, puntando lo sguardo dritto davanti a noi, continuavi con la rabbia di un guerriero: "MARTERI' TUTTI N'COPPA O CAMPO". Si perchè bisogna ricominciare ogni volta. Non esiste sconfitta per chi riesce a reagire.
Questa volta è difficile caro Michele. E' difficile perchè quando ci lascia un maestro non è come una sconfitta, non troverai mai la ragione, il motivo, un colpevole. E allora pensi a cosa serva ricominciare.
Eppure chi ha avuto la fortuna di averti in campo vicino, prima da giocatore e poi da allenatore, chi ha avuto il piacere di conoscerti bene, oltre quell'apparenza di duro che era il tuo marchio di fabbrica, conosce bene cosa significa essere forte.
Come il metallo verso una calamita cosi la voglia di calcio di un paese si attaccò alla tua passione e in una sera del 1999 nacque una squadra di calcio. Non basterebbe un libro per raccontare quante cose sono successe da allora. I ragazzini che cercavi per le strade del paese quando facevano tardi la sera prima di una partita importante ora hanno famiglia e figli. Il paese ha un campo di calcio anche perchè tu spingesti tutti noi ad andare a chiedere con forza ciò che era solo una distesa di erba e terra da troppo tempo. Hai inculcato in chi ti ha sempre seguito anche con i tuoi silenzi che un ginocchio sbucciato, una scorrettezza dell'avversario, una decisone sbagliata dell'arbitro non può fermare chi ha voglia di correre e fare gol.
Grazie mister, grazie di tutto e sono certo che se ci vedessi adesso, sconfitti e distrutti perchè lasci un vuoto enorme in chi ha vissuto con te gli anni più belli, diresti sicuramente: "Finimmola... e marterì tutti n'coppa o campo".
Un tuo amico
La tua squadra
2 commenti:
Grazie
Grazie, grazie, grazie. Siete meravigliosi. Michele ieri ha avuto un permesso speciale, sicuramente ha visto come lo avete accompagnato e pianto. Non perdete la vostra grinta, ora avete un tifoso speciale dal cielo. Lui è fiero di voi
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